Crisi di coppia, come affrontarla?

Una terapia di coppia efficace deve partire dagli eventi significativi del periodo in cui la relazione ha iniziato a deteriorarsi.

Mai come in questi ultimi anni stare in coppia è diventata un impresa ardua.

I cambiamenti sociali hanno messo in crisi la coppia, il mito della coppia ed il concetto stesso di coppia: fino a qualche decennio fa quando si parlava di coppia era implicito riferirsi ad un uomo e una donna insieme, oggi non è più scontato.

I ruoli nella coppia sono cambiati

Dalla coppia degli anni ’50 in cui i ruoli e le funzioni di uomo e donna erano ben definiti e riconosciuti dalla società, si è passati alla incertezza e alla fragilità della coppia etero degli anni duemila che evita di impegnarsi – matrimoni in calo e convivenze in aumento – accanto alla coppia omosessuale che vuole impegnarsi ma non le viene riconosciuto tale diritto.

Al di là del genere, quando si fantastica sulla persona che si vorrebbe accanto si immagina che debba avere determinate caratteristiche e fare determinate cose e che il tutto si concluda con l’espressione “… e tutti vissero felici e contenti”, come nelle fiabe.

Capita però che nella realtà le cose non vadano proprio così o meglio, all’inizio sembra tutto bellissimo, fantastico, un sogno, fino a quando un giorno ci si sveglia dal sogno e ci si ritrova nella realtà.

L’altro non è quello che avevamo immaginato

L’altro non è quello che avevamo immaginato, non corrisponde alle aspettative che ci si era create, si iniziano allora vedere tanti indizi che portano a insinuare il dubbio di non aver trovato il principe o la principessa delle fiabe, ma un uomo o una donna in carne ed ossa e con il proprio vissuto di inadeguatezza, paura, vergogna, rabbia e frustrazioni.

Si sta allora in coppia con l’obiettivo di cambiare l’altro, cioè di farlo diventare come ci si aspettava che fosse. Questa è una mission impossible! Chi è impegnato in questa impresa sappia che non otterrà nulla di quello che si aspetta, ma solo ulteriori problemi e malesseri propri e dell’altro.

Cosa fare?

Prima di tutto valutare attentamente se la strategia sopra descritta è efficace o no, una volta riscontrata l’inutilità rinunciare a questa impresa, già questo è un cambiamento.

Considerare il punto di vista che l’altro che si è scelto come colui o colei che avrebbe realizzato i propri sogni, è in realtà una persona con suoi sogni, bisogni, desideri, preferenze, gusti e ferite narcisistiche diversi dai propri.